martedì 17 maggio 2011

Running - LA PRIMA !

ALI - 225 .... FU' HF114
-          Ma ti no te son normale…!
-          Mama dei…
-          Un fio masc’io e anche quel mona…no te son normale…
-          Ma vara che no son…
-          De dove…dal Friùl?...e per la costiera?
-          Si…passando per Redipuglia, la dove che xè la scalinata…te ga presente?
-          In piaza Granda…come tanti mone…ma dio povero….
-          Mama…mama dei….


Il prato di Gradisca, quello proprio a ridosso della partenza, sembra quasi dirti “..dai su siediti..stenditi…dai su…”…il verde che si mischia con tutti gli altri colori dei maratoneti…..chi riposa, chi chiacchera, chi allunga i muscoli…
Approfitto per buttar giù 2 – 3 biscotti con il miele (Fù me gli ha preparati la sera prima),….ultima chiamata per la riconsegna delle borse, controllo per l’ennesima volta di non aver dimenticato nulla (ma poi cosa mi serve? Le gambe, prima, e la testa, poi…), i biscotti che avanzano trovano spazio nel sacchetto con i gel, la borsa parte….30 minuti al via.
Inganno il tempo, parlo con Corrado, qualche battuta con Umberto, Fabrizio…reincrocio Valentina e Stefano (sembra quasi ci si corra dietro da Trieste!)….15 minuti…ultimi biscotti (che intanto hanno pensato bene di mollare un po’ di miele sulle buste dei gel…non basta che appicicchino quando li apri, anche al solo toccarli adesso…10 minuti, panchina libera…indosso le polpaccere mentre il branco prende posto nella gabbia….5 minuti, sale il pathos, siamo al dunque di questi ultimi 5 mesi….3 minuti… attesa, emozione, non penso a nulla e penso a tutto,… 1 minuto, ormai ci siamo….lo sparo….VIA !

Mi ci vogliono circa 90” per passare sotto lo start e dare l’ok al GPS…Corrado che zompa subito avanti alla ricerca dei suoi pacemaker, io rimango sui miei passi, assieme a Bruno e Fabrizio….sorpassiamo e veniamo sorpassati, senza nessun tipo di strategia e condotta, corriamo e basta.Primo chilometro ancora a Gradisca, superiamo l’arco in pietra che immette al borgo, un runner si ferma e scatta qualche foto, applausi, battute, respiri…Fabrizio commenta

-          …ben bon, ze no dovemo far più una maratona visto che el primo xè andà…ne resto solo 41 e roti…
-           
Annuiamo convinti..in altre circostanze saremo da rinchiudere o quantomeno farci vedere da uno bravo, qui va bene così!
Con Bruno e Fabrizio decidiamo sull’istante quando siamo troppo veloci o troppo lenti producendo il fastidioso effetto elastico che non si dovrebbe proprio fare ma che a noi invece riesce così bene che ce lo porteremo appresso per buona parte della gara.
2° chilometro, usciamo da Gradisca, per Bruno “pipìstop”, io e Fabrizio proseguiamo passiamo e snobbiamo i pacemaker delle 4.15 (mah….) e commentiamo, darndoci ragione, che le gambe vanno benissimo e non siamo per niente stanchi…stiamo per arrivare al 3° chilometro….già…
Ho scelto di correre con berretto ed occhiali ed ho fatto bene, tanto che alcuni me lo propongono d’acquistare!La giornata è splendida (per le gite fuori porta, al limite per la spiaggia) ma un po’ meno (tanto meno…) per correre una maratona….ritmo 5.20 con punte anche al di sotto di questa soglia…Io, Bruno e  Fabrizio e l’elastico di cui sopra
 
-          troppo veloci…troppo pian…ecco ben cussì…mola un poco…dai…ecco…un poco più veloce dei…no tanto…ecco…cussì…’nedemo ‘vanti cussì…

Poco prima del 5° chilometro superiamo i pacemaker delle 4 ore..
 
-          Fabri ‘tson mona…’ndo te corri?
-          Dei dei che va..’ndemo..cossa xè…
-          Fabri, se faremo mal…mola un poco

Ristoro del 5° chilometro…prendo le bottiglia e la tengo per un po’ bevendo e buttandomela sulla faccia (…fate fate la barba la mattina prima della corsa Ale…e dopo te se domandi perché te brusa el viso…fate fate…) A dirla tutta non sto patendo tantissimo il caldo, berretto ed occhiali aiutano parecchio e non ho tantissima sete (un “must” per me, ma non mi faccio pregare per bere!).
Arriviamo ad avere una certa regolarità, il ritmo si attesta sui 5.30, ferme restando alcune improvvise accelerate post applausi e durante le salite (..”ine” a dire il vero…quelle di Redipuglia per esempio…) più per paura di perdere ritmo che posizioni, ovviamente!
8° chilometro, tutto bene, le gambe vanno e noi con loro…non so Bruno e Fabrizio ma io inzio a pensare al 35° alla fine della discesa di Miramare…me porto vanti  tanto per capirci…
Commenti a caldo…

-          come xè muli?
-          boh, mi ben..
-          mi anche…in definitiva manca meno del lungo che gavemo za fato…quindi sta distanza za la conossemo
-          certo!
-          E si certo…anche questo xè vero…per cui..
-          Già… per cui…
-          Problemi zero…

Tre imbecilli…

Fogliano…Ronchi, butto l’occhio se vedo alcuni amici e colleghi che vivono da queste parti ma non c’incrociamo… corro, corriamo, con il pacemaker delle 4 ore ben dietro a noi e quello delle 3.45 che però ancora non si vede…siamo consapevoli di esser troppo veloci per le nostre possibilità ma non si fa nulla per porre rimedio.
Ristoro del 10° ancora acqua da buttar giù, altra bottiglia in mano per un po’…siamo in strada da circa un’ora, fa sempre più caldo e quelli fuori dai bar di Monfalcone che bevono all’ombra sembrano quasi messi lì per metterci alla prova…chissene!!
Fabrizio a Monfalcone, dopo un po’ d’applausi…

-          e per forza che i bati le man…i ga riconossudo Cattarruzza…Cattaruzza de baiamonti…el maratoneta…e no son qua….ecome !
 
Spirito goliardico, spirito perfetto per mangiar metri senza quasi accorgersene !
11°…12°…15°…
Lasciamo Monfalcone con un gruppo di runner “targati” Generali Monaco (o qualcosa del genere, non ricordo bene…) e con altri che invece si mettono dietro a me usandomi come “tagliavento”! Ho ancora fiato e tempo per scherzare, per zigzgare e riderci un po’ su.
Periferia est di Monfalcone, un lungo rettilineo assolato proprio a ridosso dei cantieri navali, ritmo buono e, per quanto mi riguarda, è tempo del primo gel…un po’ d’energia racchiusa in una bustina che solo per il fatto di pensare d’aprirla ti si appiccica sulle dita !La consumo poco a poco e vedo di terminarla prima dello spugnaggio del km. 17.5 che uso, oltre che per rinfrescarmi, per lavarmi ben bene le mani…correre con dita e mani “collate” non mi va proprio (viziado eh?!?!).
19° km…entriamo in provincia di Trieste, cartiera Burgo sulla destra ed inconfondibile profumo di legna appena tagliata, manca pochissimo alla prima vera ed unica salita del tracciato che dal livello del mare dove siamo adesso ci porterà ai quasi 100 mt in poco più di 5 chilometri. Con Fabrizio e Bruno scambiamo ancora delle battute…meno distese che non all’inizio però…brutto segno….io continuo a pensare al 35° km…
“Lupi di Toscana” iniziamo a salire cercando di mantenere la postura e senza stravolgere il nostro ritmo…andrebbe benissimo anche un modesto rallentamento ma sembra non faccia parte del nostro vocabolario di corsa!
Incrocio del Villaggio del Pescatore, 20° ormai andato, paesaggio e curve e rettilinei conosciutissimi (l’ultimo lungo da 34 fatto alcune settimane fa toccava questo punto!), entriamo a Duino lasciando sulla sinistra il rettilineo della partenza della mezza…siamo vicinissimi alla tabelle dei 21,097…metà percorso e rilievo cronometrico che passiamo in 1h 55’ e spiccioli…Bruno..

-          perfeto…se ‘ndemo ‘vanti cussì semo sotto le 4 all’arrivo…
-          eh….
-          …solo che ‘deso toca si ancora metà ma con metà za fata nelle gambe…
-          Eh…

Castello di Duino sulla destra ed ulteriore aumento della salita… tutto ok… io penso sempre al 35° e mi sto facendo del male…invece di viverla passo passo mi preoccupo troppo del dopo…
Bar Bianco….campeggio di Sistiana…

-          Ciao Saraaaa…Saraaa…son Sandro…ciaoooo…!!!!

Le tabelle dei chilometri della maratona 22….23….24… fanno il paio con quelle della mezza…psicologicamente fanno bene perché è come se ti avvicinassero alla meta! Ormai manca poco, veramente poco alla fine della salita ed al mare sulla destra…con questa limpida giornata poi anche il castello di Miramare e Trieste noon saranno più un qualcosa di astratto.
25° chilometro, gelateria costa dei Barbari sulla destra, fine della salita ed inizio della strada costiera..ormai anche la seconda bustina di gel è digerita, speriamo faccia il suo effetto.Altra bottiglia d’acqua al ristoro…i primi ritiri..i primi che camminano…ahia…
Sole, tanto sole sulla destra e parete bianca di roccia che lo riflette sulla sinistra…correre su questa strada una maratona a ridosso di mezzogiorno fa si che tutto diventi più difficile…meno male che il berretto c’è !
27…28….30… inizio ad accusare qualche fastidio al polpaccio destro, niente di preoccupante…faccio coppia con Bruno, Fabrizio ci segue un po’ attardato…il portamento non è più quello dell’inizio e si nota che è un po’ provato…
 
-          andè andè…andè pur…
-          Fabri ‘ndemo…’ndemo pian su…molemo un pocheto…’ndemo…
-          Andè…andè…

Io e Bruno cerchiamo di mantenere il ritmo….non so Bruno ma io..penso al 35°…sigh…

33…34…hotel Riviera…Fabrizio è rimasto un po’ dietro, con Bruno proseguiamo e cerchiamo di mantenere il passo…ad ogni chilometro controllo la media, qualche chilometro me ne dimentico, segno che gli zuccheri iniziano a scarseggiare…terzo gel e da come lo prendo mi rendo perfettamente conto che sono decisamente stanco…solo il fatto di dover aprire la bocca e variare la respirazione mi disturba parecchio.
Gallerie di Grignano, la strada s’inclina ancora di più verso il mare, una fastidiossima discesa che rischia di farti piantare quando il percorso ritornerà piano…bisogna rallentare o perlomeno non accelerare…
35°…ci siamo…lasciamo al tabella sulla sinistra, 7 km e rotti all’arrivo, 35 già fatti…tempo 3h 15’ fino ad ora, anche rallentando un pochino si chiude sotto le 4 ore…bene…
36°…rallento un po’, ascolto il mio cervello (tanto comanda lui, non posso farci nulla…)…voglio solo toccarmi un attimo il polpaccio destro per premere un pochino proprio là…ecoo….mi fermo…mi fermo e non riesco a ripartire…sono quasi immobile, voglio correre ma a fatica, tanta fatica, cammino…mi blocco proprio, cerco di mettere assieme un po’ di forze per far ripartir la macchina, le gambe..ma niente…
Bruno prosegue e lo invito a farlo…io nulla….passo il 37° manco a ritmo “asparasi” ma proprio camminando…è come se si fosse spenta la luce…non barcollo, sono assolutamente conscio di non poter ripartire…mi dico…

-          ok Ale….senti…’deso un poco se corri…la prossima meta xè quell’allbero lazò, ale su…avanti…

Funziona…riparto… l’albero del mio personalissimo traguardo è passato..proseguo con i topolini sulla destra e quelli della non competitiva con le magli arancioni in primo piano rispetto al mare. Questo tratto lo conosco a memoria a forza di averlo battuto tutto l’inverno avanti e indietro…in questi casi, almeno per me, non è un bene, assolutamente…
Piazzale Kennedy ancora acqua rubata ad un ristoro della massa arancione…bevo camminando…faccio un po’ d’aritmetica al passaggio del 39° un po’ più avanti….3ore e 45, dovrei fare a 5' al km i prossimi 3 che mi mancano…in queste condizioni non è facile…peggio ancora, ho fatto gli ultimi 4 km in 30’…onestamente mi deprime parecchio questa performance da “pensionato invalido”…e peggio di tutto mi supera il pacemaker delle 4 ore…me…a !!!
Crampi, maledetti crampi al polpaccio destro…e disturbo al quadricipite sinistro, destra e sinistra che si coalizzano…nella realtà non succede MAI ma per queste cose mi rendo conto di essere un po’ pioniere…
Cavalcavia…corricchio con lo stimolo del traguardo al prossimo albero, alla tabella chilometrica…punto dei runner davanti a me…all’altezza della stazione i crampi sono quasi insopportabili e devo fermarmi per tirare il polpaccio. Un runner romano (?) mi inviata a seguirlo e mi sprona…lo faccio…però lui si ferma 20 metri dopo (...ma...ma...co t'son fora!!)…corso Cavour…ormai ci sono anche se piazza Unità mi sembra lontanissima!
Teatro Verdi…aumento il ritmo…all’ingresso in piazza subito sulla sinistra do il “5” a Paolo (Nonis) e signora…piazza Unità….200mt…foto di Roberta Radini ...allargo le braccia, ci sono….100….50mt…il “5” di Walter (…iera importante finirla questa Sandro…ale…) ….5… Fù che mi aspetta con le braccia tese….2…..A R R I V A T O !!
Chiudo in 4.08.55 …Fù scalpita, salta, mi abbraccia….riesco ad abbracciarla anch’io…mi butto sulle transenne…di fronte a me Roberta, Luisa, Giulia, Ottavio, Noemi, Marco… il polpaccio tira tantissimo…non riesco a parlare…Bruno a fianco a me arrivato in 3.55…Fabrizio taglierà a 4.15…



 Alla sera, a casa Rosi, mamma di Fù…

-          per mi no xè normale far 40 e passa chilometri..e po’ no basta a pìe…ma de corsa…
-          ma signora…in definitiva…
-          ma se mati se…xè come ‘ndar de corsa fin Umago..e no basta ancora perché fin Umago xè 40…
-          si bon ma la vedi…
-          dopo se sta mal…no xè normale Ali credime…magna qualcossa…
-          signora a dir el vero…
-          no no…no xè normale Ali…no semo fati per correr in sta maniera…no no…

Per lo meno el MONA de sera me lo son risparmià…almeno quest’anno…

venerdì 6 maggio 2011

Running - Aritmetica d'emozioni !

Uhmmm….  A memoria direi che l’ultima passata di sogni a sfondo numerico/matematico/aritmetico risalga al mai troppo rimpianto scorso universitario, allorchè toccava analisi I e le sere prima si era ben consci di saperne poco. Coscienza voleva  che le paturnie diurne trovassero poi degna compagnia nelle notti, troppo brevi all’epoca vuoi anche per il gusto meraviglioso di star fuori a far casino sino a tardi, pregne di arzigogoli matematici, differenziali, equazioni vergate nell’aria e nel cervello alla ricerca della soluzione, del perché…
Poi l’università è andata a farsi benedire, galeotti il lavoro scovato, i primi amori, la testa bacata, la mai troppa voglia di metter in testa quello che i tomi d’ingegneria esponevano…è rimasto un libretto con qualche esame dignitosamente fatto, niente più.
Oggi, con qualche (si fa per dire…) anno di più, tornano a galla nelle notti dei numeri, molto più banali che non quelli dell’epoca all’ateneo ma che, come gli altri, hanno il potere di destarti, di giorno così come di notte!
42 km (i rotti me li abbuono…) se fatti a 5.30…se invece fatti a 5.40…o magari a 5.20…moltiplicazioni e somme, fatte rifatte strafatte, che dovrei avere ormai appreso a memoria ma che mi ostino a ripetere (in silenzio..rischio la scherno se no !) che ne so, magari alla ricerca di qualche minutino in meno, di qualche secondo rubato al cronometro.
La mia prima 42, la mia prima maratona, arrivare a piazza Unità, tutto programmato da mesi, tutto assaporato in piacevolissima compagnia di tanti, con tabelle da rispettare, pioggia e sole, vento e afa, con tendini e muscoli e frattaglie varie nelle gambe ogni tanto a chiederne conto!
La mia prima maratona, che mi mette il magone, che mi fa la pelle d’oca solo allo scriverla (anche adesso, si anche adesso!) ormai è li, ad alcuni giri di lancette dell’orologio con il ritiro del pettorale, domani, segno che ormai ci siamo !Il clima che respiro di sfida con me stesso, la voglia tanta di iniziare e di non finire mai e la voglia di finirla prima possibile invece, facendola a 5.40….5.25…5.13…aritmetica, moltiplicazioni, attimi rubati al tempo..
La mia prima maratona….forte ‘sto running però!